Durante l’ultima edizione di Asphaltica 2024 di importante interesse per noi è stato il convegno dedicato alla valorizzazione del fresato d’asfalto a impatto ambientale zero.
Hanno partecipato al dibattito, l’ingegnere Marco Venturi – responsabile ufficio tecnico CAMS Italia – e Andrea Cenni – ingegnere dell’Informazione, fondatore di Studio Cenni ed esperto di pratiche legate alle normative 4.0 e 5.0.
L’evoluzione di CAMS: l’integrazione di know how per lo sviluppo di nuove soluzioni
Per poter comprendere come siamo arrivati alle soluzioni tecnologiche che utilizziamo oggi, è utile ripercorrere brevemente la storia di CAMS.
L’azienda nasce dall’unione delle competenze dei tecnici di Bitelli e dell’azienda Tem, leader nel settore degli impianti fissi. Questa fusione ha portato all’integrazione delle conoscenze e allo sviluppo di sistemi che permettessero di ottimizzare l’uso del fresato d’asfalto, una risorsa preziosa che rischiava di accumularsi senza essere sfruttata.
Dai primi anni 2000, infatti, CAMS ha lavorato per sviluppare impianti in grado di riutilizzare il fresato d’asfalto, mantenendo intatte le sue preziose caratteristiche. Questo ha comportato un radicale cambio di approccio per l’intera industria: “Invece di frantumare il materiale con metodi tradizionali che generavano eccessive quantità di filler e polveri, abbiamo iniziato a studiare e implementare un sistema di triturazione più delicato, capace di preservare il bitume e ridurre al minimo le perdite.” Spiega Venturi durante il suo intervento.
La linea Centauro: l’innovazione al servizio dell’ambiente
Esempio calzante dello sviluppo di tecnologie CAMS in grado di fare la differenza è la linea di impianti di frantumazione Centauro.
Gli impianti Centauro combinano trituratore, vaglio e un deferizzatore magnetico in un’unica macchina. “Questi impianti – spiega Venturi – permettono di lavorare anche placche di grandi dimensioni senza la necessità di pretrattamenti, grazie all’introduzione di spintori brevettati che pre-triturano le placche nella tramoggia.
Le macchine sono dotate di un sistema avanzato di autodiagnosi, che consente il monitoraggio remoto e un controllo completo delle operazioni, migliorando l’efficienza e riducendo i tempi di inattività. Questa capacità di intervento da remoto si è rivelata fondamentale specialmente quando si tratta di supportare clienti in paesi con barriere linguistiche, come accaduto in Russia. Il sistema rileva ogni anomalia e fornisce informazioni dettagliate su eventuali problemi, garantendo interventi rapidi e precisi.” Conclude Venturi.
CAMS nell’industria 5.0
L’estratto che segue è a cura di Andrea Cenni, ingegnere con oltre 30 anni di esperienza nella progettazione di impianti e ingegneria di processo.
“Nell’odierna industria 4.0. si richiede che anche macchine mobili, come quelle di CAMS, siano equiparate ai macchinari automatici presenti nelle linee di produzione. Ciò significa che queste macchine devono soddisfare criteri di automazione, manutenzione predittiva, diagnostica e gestione dei consumi, oltre a garantire uno scambio informativo efficace.” Dichiara Cenni.
La transizione 5.0 e le sue opportunità fiscali
Il nuovo beneficio fiscale legato alla transizione 5.0, operativo da gennaio 2025, rappresenta una significativa opportunità per le imprese ma pone anche alcune sfide. Le linee guida del GSE mantengono i requisiti dell’Industria 4.0, con un focus aggiuntivo su efficienza energetica e sostenibilità. Macchinari 4.0 e impianti fotovoltaici, per esempio, possono essere integrati per massimizzare i benefici. Sarà essenziale garantire l’uso di contabilizzatori certificati e il rispetto delle normative ambientali, con l’obiettivo di ridurre i consumi senza compromettere la produttività.
Grazie all’impegno di CAMS nella ricerca e sviluppo, la valorizzazione del fresato d’asfalto diventa una realtà sostenibile, capace di coniugare innovazione tecnologica, efficienza produttiva e rispetto per l’ambiente. Un esempio concreto di come l’industria possa evolvere verso modelli più responsabili e orientati al futuro.
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Cams “IL FUTURO È VERDE”